associazione@amicidilourdes.it

torna a Esperienze

"Negli zoccoli di Bernadette"
 

Mio marito mi ha proposto di unirci a tutta la sua famiglia (anche zii e cugini
dalla Sicilia) per il viaggio a Lourdes di fine settembre. Ho aderito senza particolare entusiasmo, chissà che sarà mai,
ho pensato, ma una mano invisibile ci ha guidati fin lì anche se non lo avevamo cercato. Siamo arrivati la sera tardi,
frastornati e stanchi, e francamente mi ha un po' disturbato l'aspetto commerciale, i negozi aperti fino a tardi, una
serie infinita di vetrine zeppe di souvenir religiosi. Poi siamo entrati nel Santuario, e improvvisamente, a dispetto del caos di persone che andavano e venivano, si respirava una quiete inspiegabile. La mia Lourdes è cominciata lì, ed è proseguita in un crescendo inaspettato e bellissimo. Approfondire la conoscenza di Bernadette, visitare i suoi luoghi,
ascoltare i racconti sulla sua vita, mi ha fatto sentire vicina al cuore di quella bambina, tanto da ripercorrere idealmente
i suoi passi nei piccoli zoccoli, conservati nella casa-museo; calzature di legno scomode, dure, come dura e scomoda
è stata la sua realtà. L'incredulità e il disprezzo delle persone che l'hanno derisa e accusata, le offese, le umiliazioni, mentre lei, in quei piccoli zoccoli, è corsa per quindici volte alla Grotta come le era stato chiesto, per accogliere
il mistero d'amore a cui era chiamata. L'ho immaginata andare dal paese alla Grotta e poi ancora al paese, con l'immagine di una creatura luminosa e amorevole negli occhi e nel cuore. Ho immaginato le sue paure, le sue preghiere,
le sue speranze e ho toccato con mano la sua pace nell'accettare serenamente
il suo compito, e il destino che ne è seguito; servire gli ultimi e amare incondizionatamente di un amore alla cui
fonte si era nutrita, e che ancora oggi sgorga copioso nel mistero della Grotta per benedire e alimentare tutti noi. La
pace che si respira a Lourdes è reale, è un abbraccio materno e caldo, un approdo sereno, una forza nuova dentro. In quella Grotta scaturiscono l'emozione e la gioia, una pace profonda che senza parole e senza essere spiegabile si vive
e arricchisce l'anima. Le persone straordinarie che ho incontrato in questo viaggio, le nuove amicizie nate, gli esercizi
spirituali, la processione alla luce dei flambeaux le parole di Padre Saverio che ancora ringrazio, l'esperienza della
Comunità Cenacolo, tutto è impresso profondamente nel mio cuore ed è un tesoro prezioso, infinitamente. Grazie!


M. Cristina